Dal 21 al 24 gennaio prossimi è in programma Agriest Land 2016, la mostra su territorio, clima, risorse e ambiente che si svolgerà presso la Fiera di Udine. Sono previsti diversi convegni e dibattiti di un certo interesse, tra cui spicca quello dedicato alla gestione venatoria nella regione Friuli Venezia Giulia: si tratta di un argomento di stretta attualità, tenendo conto delle discussioni di quest’ultima settimana in merito alla chiusura del calendario di caccia. Sabato 23 gennaio l’incontro avrà come titolo “Il futuro della caccia in Friuli Venezia Giulia tra attività agricola e conservazione ambientale”, dunque verranno esaminati i principali aspetti agroambientali legati alla caccia in questa parte d’Italia.
Non mancherà la sezione provinciale di Udine della Federazione Italiana della Caccia, con il presidente Adriano Domenico Piccoli che aprirà con il suo saluto il dibattito. Rolando Della Vedova, coordinatore friulano dell’associazione ambientalista EkoClub approfondirà quelli che sono i rapporti tra la caccia e il settore primario. Si proseguirà poi con il naturalista Matteo De Luca che parlerà di fauna e territorio, in particolare quella che è l’evoluzione attuale e quelle che saranno le prospettive future. Josef Parente, il quale vanta una importante esperienza come direttore dell’ERSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale), discuterà invece del progetto interregionale che coinvolge Italia e Austria e degli interventi per lo sviluppo e la difesa della biodiversità vegetale e animale.
L’ultimo intervento sarà quello di Paolo Viezzi, il presidente regionale di Federcaccia: Viezzi avrà modo di parlare del piano faunistico, del regolamento per il benessere degli animali e del piano di sviluppo rurale, focalizzando l’attenzione sui progetti che minacciano la cultura contadina e le specialità friulane. Proprio nelle ultime ore il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in merito alla sospensione della stagione venatoria, la quale durerà ora fino al prossimo 31 gennaio.
Pochi giorni fa, inoltre, la Provincia di Udine si era espressa in maniera totalmente negativa nei confronti dell’imminente trasferimento delle competenze sulla caccia e la pesca alla regione, un cambiamento che, secondo l’ente territoriale, potrebbe comportare nuovi costi a carico dei cittadini. Le due notizie di estrema attualità non potranno non trovare spazio nel convegno di Agriest Land. È ugualmente recente la discussione sul Disegno di Legge Panontin che riguarda il riordino delle funzioni provinciali in Friuli in materia di vigilanza ambientale, forestale, ittica, venatoria, caccia, pesca e protezione civile, una serie di norme che è stato approvato dalla giunta regionale alla fine dello scorso anno.