Il 2018 potrebbe diventare l’anno “nero” per il piano di abbattimento dei caprioli in provincia di Alessandria. Si tratta di mille esemplari da prelevare, ma la legge sul controllo degli ungulati non è stata cambiata come richiesto dagli agricoltori anche a causa della fine della legislatura in vista delle prossime elezioni politiche. Qualche mese fa c’era stata una interrogazione al Ministero dell’Agricoltura per l’autorizzazione dei selecontrollori.
In effetti, al piano possono partecipare le guardie venatorie, quelle forestali, la polizia locale e i proprietari terrieri in possesso di regolare porto d’armi, mentre il coinvolgimento dei cacciatori non è previsto. L’interrogazione c’è stata, ma lo scioglimento delle Camere ha reso tutto vano, ragione per cui il contenimento è a rischio nei prossimi mesi.
Secondo la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) alessandrina, l’emendamento alla legge finanziaria è stato bocciato a causa della mancata pertinenza della materia in relazione alla norma, l’approvazione spetterà al nuovo Parlamento che si formerà dopo il 4 marzo. Intanto bisognerà attendere anche la valutazione dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), nonostante il pessimismo sia dominante. Purtroppo gli agricoltori alle prese con i danni causati da cinghiali e caprioli non possono più attendere.