Le accuse contestate
Come reso noto dalla LAV (Lega Anti Vivisezione), la Procura di Avezzano ha chiuso le indagini sull’uccisione dell’Orsa Amarena, raccogliendo elementi sufficienti per portare sul banco degli imputati l’uomo che si era autodenunciato ai Carabinieri, accusato di uccisione di animale con crudeltà e senza necessità.
I fatti
Si tratta del 57enne che sparò contro l’animale lo scorso 31 agosto nella frazione di San Benedetto dei Marsi, nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Il decesso del plantigrado, uno dei più noti e riconoscibili del parco, aveva provocato una discussione infinita sulla convivenza tra l’uomo e specie del genere.
I precedenti dell’orsa
Ora la parola passa al Tribunale di Avezzano. Amarena, nota anche con il codice F17 di identificazione, era nota da almeno sette anni per le sue incursioni nei centri abitati. L’orsa è stata segnalata più volte per essersi procurata del cibo e aver provocato dei danni, senza però avere comportamenti aggressivi nei confronti delle persone.