Oggi 1 dicembre 2011 a Picinisco (versante frusinate del Parco Nazionale d’Abruzzo) si terrà una riunione tra ente Parco, Comuni e WWF per illustrare ai pastori ed allevatori l’offerta di recinzioni elettriche per tutelarli dai danni che essi subiscono da orsi e lupi.
Un ottima iniziativa che certamente piacerà a chi i danni subisce, ma che per l’Ente Parco, non nascondiamocelo, ha più lo scopo di evitare di sborsare soldi per indennizzarli che non per difendere l’orso.
Questo perché l’iniziativa, al di là dell’apparente aspetto positivo, indirettamente arrecherà non beneficio, ma danni ad orsi e lupi! Un’ovvietà, questa, che non dice nessuno e di cui nessuno scrive! E’ questo l’aiuto che il progetto Life Orso darà alla sopravvivenza dell’orso? O non sarà piuttosto dato alle esauste casse dell’Ente Parco, con danno indiretto all’orso?
L’Associazione Italiana per la Wilderness tiene quindi a precisare di condividere appieno la decisione di offrire gratuitamente ai pastori ed allevatori le recinzioni capaci di difenderli dalle aggressioni degli animali predatori, e specificatamente da orso e lupo, ma ad una tassativa condizione: che i soldi che l’Ente Parco (o il Progetto Life Orso) risparmia col mancato indennizzo dei danni siano utilizzati: uno, per acquisire delle greggi “pubbliche” da far pascolare prive di protezione affinché orsi e lupi le possano predare liberamente; due, che siano utilizzati per mettere a coltura campi di mais, grano, carote, lupinella ed erba medica. Ed infine, che i danni che pastori ed allevatori, sia pure in forma ridotta continueranno a ricevere, siano comunque prontamente ed equamente rimborsati.
Altrimenti bisognerà riconoscere che il Progetto Life Orso anziché favorire la tutela dell’orso, contribuirà a farlo sempre più allontanare dalle aree del Parco, verso greggi e campi coltivati che solo in aree esterne al suo habitat storico troverà.
E questo non potrà che significare un aumento della diaspora di cui già soffre la popolazione (con conseguente riduzione della natalità) ed elevare il rischio che bracconieri e/o erroneamente i cacciatori, li uccidano.
La saggezza a volte ha bisogno di pensieri semplici, pensieri semplici che il più delle volte necessitano di poca spesa, ma di grande senso pratico. E per salvare l’orso marsicano oggi serve più un poco di senso pratico che non ricerche di alta scientificità e di costi elevati!
Come ad un governo di politici si è sostituito un governo di tecnici, forse per salvare l’orso marsicano è il caso che a scienziati e funzionari nominati dalla politica subentrino, almeno con i loro consigli, tecnici e persone con senso pratico, magari semplici guardiaparco od ex guardiaparco e, perché no, anche cacciatori e pastori.
Franco Zunino
Segretario Generale dell’AIW
Già studioso dell’Orso marsicano
da sempre suo protettore e protettore del suo habitat
Fonte: Wilderness