Non è la prima volta che i Carabinieri ricevono una querela contro la famiglia di animalisti: in diverse occasioni le persone sono state prese di mira nonostante fossero impegnate legittimamente e legalmente nella caccia. In aggiunta i cacciatori sono stati obbligati ad abbandonare i luoghi in cui si trovavano, interrompendo di fatto gli abbattimenti.
Gli atteggiamenti aggressivi e violenti dei trei durano da almeno cinque anni: dal 2013 ad oggi ci sono stati cinque o sei casi certificati, ma denunce e querele non hanno fermato gli animalisti. In Veneto ha fatto discutere parecchio la legge sul disturbo venatorio, un testo normativo che avrebbe permesso di regolamentare con maggiore precisione anche queste vicende accadute in Piemonte. Molto probabilmente la famiglia tornerà presto alla carica.