Ad Arezzo si concluderà proprio oggi, domenica 10 settembre 2017, la seconda edizione del Raduno Mondiale del Bracco Italiano, la più antica razza da ferma del mondo. L’evento è cominciato due giorni fa ed è organizzato dalla SABI (Società Amatori Bracco Italiano), organo riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura. In questa parte della Toscana sono arrivati centinaia di cani, con un programma ricco e interessante, senza dimenticare il patrocinio del Comune di Arezzo.
Sono giunte una delegazione di californiani, una di spagnoli e olandesi, pronte a rimanere in città per due settimane. La prima giornata è stata caratterizzata dal convegno che si è tenuto presso il Teatro Vasariano e che ha approfondito lo stato evolutivo del bracco italiano: esperti cinofili hanno indicato il percorso da seguire per l’ulteriore sviluppo della razza e la sua aderenza agli standard morfologici e funzionali.
Molto importante è stata anche la presentazione di un volume (in italiano e in inglese) pubblicato dalla SABI e curato da Cesare Bonasegale: il libro affronta per la prima volta nella storia della cinofilia il tema della gentica dei comportamenti. Nel corso della giornata odierna, infine, ci sarà la verifica finale sul terreno dei cani giunta alla Mondiale, per la precisione a Collacchioni, con successiva premiazione di chi avrà ottenuto il miglior punteggio.