Il Presidente di ACV – CONFAVI, Maria Cristina Caretta, scrive al Presidente della Giunta regionale veneta, richiamando l’attenzione sulla questione dei manufatti ad uso agricolo-venatorio.
Con una lettera al Presidente della Giunta regionale Veneta, Luca Zaia, il Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti, Maria Cristina Caretta, richiama l’attenzione sulla questione dei manufatti ad uso venatorio e delle nuove segnalazioni all’Autorità giudiziaria per i possessori di manufatti ad uso agricolo e ad uso venatorio.
Pregiatissimo Presidente della Giunta regionale, pregiatissimi Assessori e Consiglieri regionali,compatibilmente con i Vostri innumerevoli impegni, ritengo opportuno segnalare l’ancora irrisolto problema delle denunce presentate alle autorità competenti a carico di molte decine di migliaia di cittadini del Veneto che hanno costruito temporaneamente, sul territorio agrosilvopastorale, dei manufatti ad uso agricolo e ad uso venatorio.
Così come ci siamo permessi di segnalare con precedenti nostre comunicazioni, i manufatti oggetto delle denunce sono stati costruiti usando le stesse tecniche e le stesse modalità utilizzate negli ultimi decenni, senza che per questo fosse mai stata ravvisata alcuna infrazione di natura amministrativa o di natura penale.
Il tentativo di fornire alle normative vigenti delle interpretazioni innovative rispetto al passato, mette a rischio numerosissime persone di essere chiamate a rispondere penalmente del proprio operato.
A nome dell’Associazione che mi onoro di rappresentare, Vi chiedo di approvare quanto prima una norma regionale che possa chiarire che i possessori dei sopracitati manufatti sono esonerati dagli obblighi di natura urbanistica e da quelli di natura paesaggistica.
L’occasione mi è gradita per porgere l’espressione dei miei più cordiali saluti.
Maria Cristina Caretta
Presidente Associazione Cacciatori Veneti – CONFAVI