L’Associazione Cacciatori Veneti-Confavi: ci lascia definitivamente il CRAVN, “esperienza nefasta partorita da dirigenti venatori che hanno dimostrato di essere totalmente scollegati dai cacciatori del Veneto”.
Con l’uscita anche dell’Associazione Nazionale Libera Caccia e dell’Associazione Italcaccia dal raggruppamento temporaneo contrassegnato dall’acronimo impronunciabile CRAVN, l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI celebra il funerale di questa nefasta esperienza partorita da alcuni dirigenti venatori politicizzati che hanno dimostrato di essere totalmente scollegati con i cacciatori del Veneto e di vivere su un altro pianeta.
Il sostegno alacremente esercitato da questi dirigenti venatori alle strampalate proposte dell’altrettanto politicamente defunto assessore regionale alla caccia del Veneto, era stato più volte stigmatizzato dall’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI come fortemente sospetto e foriero di gravi pericoli per i cacciatori del Veneto.
Come dimenticare la perdita delle cacce in deroga, le ripetute sospensioni del calendario venatorio regionale, la mancata soluzione del problema degli appostamenti ad uso venatorio nonostante la regione abbia emanato sull’argomento ben tre leggi e quattro delibere di Giunta, la mancata attivazione degli impianti di cattura, l’imposizione di un tesserino venatorio regionale che sembra ideato apposta per indurre i cacciatori in errore, le demenziali proposte di nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale che, se fossero state approvate dal Consiglio regionale, avrebbero comportato la decimazione dei residui cacciatori del Veneto.
L’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI ha dimostrato di essere stata più lungimirante di quei dirigenti venatori che avevano abboccato alle lusinghe di coloro che avevano ben altri interessi rispetto al loro dovere di difendere tutte le forme di caccia ed i diritti di tutti i cacciatori. Pur nutrendo poca fiducia nei confronti della categoria dei pentiti tardivi, rivolgiamo ancora una volta l’appello a tutte le associazioni venatorie non ancora riconosciute a livello nazionale ed a quelle riconosciute che non hanno sottoscritto il patto con il nemico, invitandole ad unire le loro forze con i rappresentanti di tutte le attività portatrici della Cultura rurale per far capire ai rappresentanti istituzionali cosa rappresentano queste importanti realtà sotto il profilo numerico, economico, occupazionale, sociale e culturale.
Invitiamo tutte queste realtà a partecipare alla grande manifestazione che l’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, in collaborazione con l’Associazione per la difesa e la promozione della Cultura rurale e con la Fondazione per la Cultura Rurale-onlus, hanno organizzato in Fiera a Vicenza per sabato 21 marzo 2015 a partire dalle ore 15. Sarà quello il momento di partenza per difendere e promuovere la Cultura rurale su tutto il territorio nazionale.
Alla grande manifestazione di Vicenza del 21 marzo p.v. seguiranno tante altre iniziative analoghe organizzate su tutto il territorio nazionale per pretendere dalle istituzioni quel rispetto che, la Cultura rurale e tutte le attività che ne sono portatrici, meritano di avere.
Maria Cristina Caretta Presidente Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI
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