Siamo a ridosso dell’apertura della stagione venatoria e la Regione del Veneto non ha ancora emanato disposizioni relative all’utilizzo di richiami vivi per la caccia agli uccelli acquatici. L’Associazione per la Cultura Rurale, pur consapevole delle difficoltà legate al pericolo della diffusione dell’influenza aviaria in Italia, registra con disappunto l’inerzia della Regione del Veneto nell’emanare disposizioni relative all’utilizzo dei richiami vivi appartenenti agli ordini degli anseriformi per la caccia da appostamento agli uccelli acquatici.
Considerato che siamo oramai a ridosso dell’apertura della caccia in Veneto, non vorremmo che la Giunta regionale se la prendesse con comodo come ha fatto con il calendario venatorio regionale, emanato con quasi due mesi di ritardo rispetto alla data prevista dalle normative vigenti. Ricordiamo che per l’utilizzo dei richiami vivi per la caccia da appostamento agli uccelli acquatici i cacciatori del Veneto sono costretti a sottostare ad una serie di adempimenti burocratici tra i quali la domanda di utilizzo dei richiami alla Regione del Veneto, la richiesta e l’auspicabile consegna degli anelli inamovibili, la costruzione di recinti adatti alla loro stabulazione in luoghi separati dagli altri animali di bassa corte, le visite veterinarie periodiche per accertarne lo stato di salute, gli accorgimenti per la manipolazione ed il trasposto dei richiami, ecc….
Cosa aspetta la Regione del Veneto a concordare con il Ministero tempi e modi di utilizzo dei richiami vivi e comunicarli ai cacciatori del Veneto in modo tale che si possano organizzare per il loro utilizzo sin dall’inizio della stagione venatoria? (on. Sergio Berlato – Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale).