Controlli discutibili
La confusione regna sovrana in Veneto a causa delle incursioni da parte della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali (SOARDA) effettuate prevalentemente nei confronti degli appassionati cacciatori praticanti l’attività venatoria da appostamento. Sono stati elevati numerosi verbali ed effettuati numerosi sequestri per l’ipotizzato reato di utilizzo di richiami vivi non rispondenti ai requisiti di legge. Si aggiunga a questo il fatto che alcuni organi di vigilanza stanno elevando alcuni verbali nei confronti di alcuni cacciatori mentre esercitano l’attività venatoria da appostamento precario, così come esplicitamente invece previsto dall’art. 20-ter della legge regionale n. 50/93.
I verbali a carico dei cacciatori
In alcuni casi vengono elevati verbali a carico di cacciatori perché hanno annotato il capo abbattuto ad avvenuto abbattimento ed incarnieramento, nel pieno rispetto di quanto previsto dall’art. 12 comma 12-bis della legge statale n. 157/92 e dalla DGR n. 1385 del 29 agosto 2017. Questa incertezza del diritto scoraggia molti cacciatori dal praticare l’attività venatoria, anche se esercitata nel pieno rispetto delle normative vigenti. In tutta questa confusione, la Giunta regionale del Veneto è stata da noi più volte sollecitata ad organizzare un incontro urgente tra i dirigenti regionali di tutte le associazioni venatorie presenti in Veneto ed i responsabili regionali di tutti gli organi di vigilanza operanti in questa regione, allo scopo di garantire un’applicazione omogenea ed inequivocabile delle normative vigenti su tutto il territorio regionale.
La tutela dei diritti
Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, nessun segnale è venuto dall’oltretomba dentro il quale si è rintanata la Giunta regionale del Veneto che avrebbe invece il dovere di intervenire prontamente a tutela dei diritti di migliaia di appassionati che esercitano l’attività venatoria nel pieno rispetto della legge, avendo gli stessi tra l’altro già versato ingenti tasse di concessione governativa e regionale, quote di accesso agli Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini, le previste tasse di concessione per gli appostamenti ad uso venatorio. Giunta regionale del Veneto: se ci sei batti un colpo!!! Temiamo che, in assenza di un chiarimento che ristabilisca la certezza del diritto, molti cacciatori si sentiranno abbandonati a sé stessi e decideranno di non rinnovare più la licenza di caccia. Evitiamo, per il momento, di fare commenti sull’assordante silenzio da parte di alcuni dirigenti delle altre associazioni venatorie presenti in Veneto (Sergio Berlato, presidente ACR – Giulia Sottoriva, presidente CONFAVI – Umberto Venturini, presidente ACV – Gianfranco Vezzaro, presidente FCR).