Il consigliere comunale in Sant’Agata dei Goti (BN), Cesare Serino, delegato regionale per ACR Campania in un proprio comunicato evidenzia l’importanza della Legge Regionale numero 26 del 9 Agosto 2012.
“In qualità di Rappresentante Regionale dell’Associazione per la Difesa e promozione della Cultura Rurale, ho ritenuto opportuno inviare un comunicato all’intera assise regionale a rappresentare l’importanza di una delle recenti leggi emanate dalla Regione Campania, nella fattispecie la numero 26 del 9 Agosto 2012, una legge nuova in materia di tutela e salvaguardia della fauna nell’attività del prelievo venatorio, una legge che rinnova il sistema ed il concetto del prelievo venatorio ed in particolare una legge che permette a tutte le associazioni di settore di essere partecipi al sistema di gestione degli ambiti territoriali di caccia, rispetto alla obsoleta precedente legge regionale 8/96,che permetteva la gestione degli ATC a solo tre associazioni di settore su sette”.
“Oggetto: Legge Regionale numero 26 del 9 Agosto 2012.
La legge regionale numero 26 del 9 Agosto 2012 rappresenta in sintesi l’epilogo di quella che è stata una battaglia culturale che per oltre un ventennio ha caratterizzato la politica per la tutela ambientale.
La sensibilità delle istituzioni verso l’ambiente coniugata all’ars venandi ha permesso l’aggregazione di più identità. Questo pluralismo identitario ha favorito e permesso il raggiungimento di obiettivi comuni, obiettivi partecipati, condivisi, trasparenti. La Legge 26/2012 non a caso durante il suo iter procedurale è stata votata si può dire, all’unanimità dall’intero consiglio regionale, 58 voti su 60.
Il Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio ha perfezionato e raffinato leggermente qualche capoverso della Legge 26/2012 ma ha condiviso pienamente quanto in essere promulgato dal Consiglio Regionale Campania, ed in particolar modo il comma 4 dell’art. 36, che è il capoverso indiscusso della maggiore rappresentanza partecipata di tutte le componenti nella gestione faunistico venatoria.
Questo a dire che i principi fondamentali di democrazia, ovvero la trasparenza, la partecipazione e la condivisione, con la Legge Regionale 26/2012 sono particolarmente evidenti appunto con il comma 4 dell’articolo 36,che pone alla partecipazione della gestione della caccia tutte le componenti associative venatorie: la caccia è dei cacciatori ed i cacciatori devono gestirla, tutti indistintamente, senza differenza tra cacciatori, in quanto non esistono differenze tra gli stessi né tantomeno tra le rappresentanze degli stessi.
L’istituto degli Ambiti Territoriali di Caccia e degli organi di gestione ha motivo di essere in virtù delle tasse erogate dai praticanti l’arte venatoria. Ciò nonostante, qualcuno sta cercando, ancora una volta, di promuovere iniziative anacronistiche e velleitarie avverso questa legge che è appunto espressione di partecipazione e trasparenza indiscussa, mettendo il dito anche in articoli che hanno passato il visto della corte costituzionale.
Si confida pertanto nel buon senso del Presidente Caldoro e di tutta l’Amministrazione Regionale Campania, affinché, con questa legge, gli attori siano i cacciatori in simbiosi con le istituzioni e le altre associazioni di settore, i quali cacciatori sono e saranno contestualmente oltre ad attori, spettatori e registi dell’ars venandi.
L’occasione è propizia per rappresentare che l’Associazione Cultura Rurale è vicina al mondo della natura nelle sue varie manifestazioni e soprattutto promuove la difesa delle tradizioni che il mondo agricolo ed il mondo rurale hanno composto nel corso della storia al fine di ergere l’uomo ai massimi livelli sociali.
Distinti saluti.
Serino CESARE
Consigliere Comunale in Sant’Agata dei Goti
Delegato Regionale ACR Campania
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( 19 dicembre 2012 )