L’Associazione Cacciatori Lombardi è tornata a parlare delle giornate integrative, spiegando come siano stati due i fenomeni legati a questo argomento. Anzitutto, l’ISPRA ha fornito un parere “fotocopia”, il che testimonia che c’è uno scarso impegno nell’affrontare la questione, visto che ci si nasconde dietro motivazioni già sentite, come quella della pressione venatoria e quella delle specie a rischio (allodola in primis).
L’altro fenomeno è rappresentato dall’atteggiamento della Regione. Quest’ultima ha stabilito che si possono cacciare 10 allodole al giorno e 50 l’anno, la metà esatta di quanto previsto dalla vicina Regione Veneto. Secondo ACL, in questo modo non ci può essere alcun confronto, con il conseguente aumento di tensione e malcontento. L’incontro col Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, è ancora incerto e l’associazione venatoria ha chiesto che si faccia a Roma, in modo da evitare qualsiasi scarica barile.
Nel comunicato stampa di ACL si possono leggere le giornate integrative dettate dall’ISPRA alla Regione Lombardia. Per l’UTR Valpadana (Mantova) sono due (a eccezione di morette, codoni, pavoncelle e allodole), come anche per l’UTR Pavia e l’UTR Insubria (Como-Varese). Una giornata integrativa è stata prevista per l’UTR Brianza (Monza-Lecco), l’UTR Brescia e l’UTR Bergamo.