Poco dopo arrivò un uomo che liberò l’uccello, mentre il proprietario di un casolare poco distante bruciò la rete nel timore di essere incolpato senza motivo. Ci fu anche un diverbio tra lo stesso guardiacaccia e il proprietario del casolare. La vicenda si è protratta fino a oggi e la difesa degli imputati ha messo in luce come l’uomo che aveva staccato il volatile era un semplice cercatore di castagne e si trovava in zona per caso. Le accuse di bracconaggio sono cadute per entrambi, mentre il proprietario del casolare dovrà scontare sei mesi per la resistenza opposta al guardiacaccia durante il diverbio.
Gestione del patrimonio ambientale Venerdì 16 maggio alle ore 20.00 presso la Sala “La Tappa” a Valle di Cadore (Belluno) l’U.N.C.Z.A. (Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi – settoriale FIdC) organizza una serata culturale sul “ruolo strategico del cacciatore di montagna...
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