“Si è trattato di un decreto-truffa, di una gravissima violazione dell’ordinanza del Tar, di una scandalosa assenza di rispetto istituzionale nei confronti della magistratura – commentano Legambiente, Lipu e Wwf -: ormai non è più una questione venatoria, ma di rispetto della legalità. Questo decreto, con un’azzardata e testarda strumentalizzazione dei poteri amministrativi, per un mese ha reso legale un atto di puro bracconaggio: l’abbattimento fino a 15 esemplari di coniglio per ogni cacciatore siciliano, ovvero 382.935 animali. Evidentemente per l’Assessore Bandiera è prioritario tutelare le associazioni venatorie estremiste e tutti i loro desideri, anche quelli illegali e contrari alle decisioni degli organi giudiziari” (Giornale di Sicilia).
Voracità pericolosa Come reso noto di recente dalla Provincia di Lecco, sta proseguendo senza grossi intoppi il il piano di contrasto all’attività predatoria del cormorano sui laghi del territorio provinciale. L'esemplare è dannoso a causa della sua voracità che lo...
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