Il ricorso è stato presentato sottolineando la violazione del piano faunistico venatorio regionale e del parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (IPSRA) in merito al calendario venatorio siciliano. Il decreto dell’Assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, prevedeva il prelievo del coniglio selvatico e di alcuni volatili. Lo stesso provvedimento era stato adottato dai giudici amministrativi per bloccare la caccia in altre due isole siciliane, vale a dire Marettimo e Salina.
Secondo quanto affermato dalle associazioni ricorrenti, in questo modo è stata ripristinata la tutela della fauna locale. Il ricorso al Tribunale ha riguardato, tra l’altro, l’attività venatoria nel territorio delle Eolie e nelle isole minori delle Egadi. Una delle misure previste dalla Regione Sicilia tre mesi fa è stata quella di non consentire l’uso di munizioni a pallini di piombo nelle zone umide come laghi, stagni, paludi e acquitrini.
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