L’istanza di ACLI Ambiente, Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia è stata accolta dalla Regione Puglia. Il Servizio Caccia e Pesca ha dato ragione alle tre istituzioni, intenzionate a impedire che gli 800 permessi annuali che sono riservati ai cacciatori extraregionali diventassero 16mila licenze giornaliere. I permessi rimarranno dunque 800 e le associazioni ambientaliste si sono dette soddisfatte per la decisione, in quanto conforme a quanto previsto dalla legge.
Come si legge nel comunicato congiunto che hanno diffuso, 800 permessi invece che 16mila sono in grado di esercitare una minore pressione venatoria sul territorio della provincia foggiana, tenendo conto che ci sarebbero stati anche cacciatori senza alcun tipo di legame con questo territorio. Le associazioni hanno voluto sottolineare un ulteriore vantaggio di questa riduzione.
In effetti, 16mila permessi giornalieri avrebbero complicato la vigilanza venatoria delle forze dell’ordine, un modo utile per contrastare il “turismo venatorio mordi e fuggi”. È da tempo che ACLI, Centro Studi e WWF ce l’hanno con la decisione di aver fatto diventare la Provincia di Foggia una grande riserva di caccia, nonostante secondo il loro punto di vista non ci siano i requisiti necessari per la pianificazione e la programmazione. Ora attendono novità anche per quel che riguarda il calendario venatorio 2016-2017.