Ma di quale delibera si tratta nello specifico? Il provvedimento ha a che fare con la macro-area per la caccia al cinghiale all’esterno delle aree vocate. Nella stessa macro-area, inoltre, è stata inclusa una zona ulteriore ad Atri. Per il presidente proprio qui si sono registrati danni ingenti a causa degli ungulati. L’assegnazione a una squadra di cinghialai, inoltre, avrebbe prodotto ottimi risultati. La stranezza, dunque, è che la Regione Abruzzo si sia ricordata della delibera a un anno di distanza.
Tra l’altro anche altri Ambiti Territoriali di Caccia hanno approvato una norma identica, ma il commissariamento si riferisce soltanto a Vomano. Porrini è convinto di aver operato correttamente, rivendicando le proprie competenze. Il prossimo 18 luglio la commissione di vigilanza si occuperà del caso e verrà coinvolto anche il presidente del Consiglio Regionale.