I problemi delle gabbie
Il Comitato spontaneo allevatori Abruzzo contro l’uso di gabbie per la cattura dei cinghiali. “Sono vietate dalla legge 157/92, ma si continua ad infrangere le disposizioni normative”, spiega a LaPresse Dino Rossi, coordinatore del Cospa. “La magistratura, nonostante gli esposti e le denunce fatte ancora non emette avvisi di garanzia”, ha spiegato l’imprenditore agricolo, originario di Ofena (L’Aquila), sottolineando che in Abruzzo si utilizzerebbero delle gabbie per la cattura dei cinghiali “che non rispettano nemmeno il benessere animale” ha continuato Rossi.
Troppa confusione
L’installazione della ‘gabbie di cattura’, da non confondere con i ‘chiusini’ – box di metallo usati per il trasporto di un solo animale – a novembre dello scorso anno ha interessato i territori di Castel del Monte, nell’aquilano e poi Campli, nel teramano, dove le gabbie scoperte dal Cospa sono state 5.
Rimozione immediata
Sono state trovate anche a Penne, in provincia di Pescara e ad Ofena. “Il Cospa, ogni volta che posizionano le gabbie provvede ad inoltrare esposti e immediatamente vengono rimosse, ma senza condannare nessuno – ha concluso Rossi – I parchi hanno compiti di tutela degli animali e non la gestione della fauna”.