La riforma PAC (Politica Agricola Comune) per equiparare il settore Ovicaprino agli altri allevamenti; la riproposizione della modifica alla normativa Regionale dell’Abruzzo (Modifica alla LR 25 /88 proposta con art.9 LR 9/2020 ) per l’utilizzo degli usi civici ai fini pascolivi; la battaglia per ridurre ad un livello di sostenibilità, la presenza dei nocivi (fauna selvatica) su tutto il territorio; l’impatto del caro energia sul settore, sono solo alcuni dei temi trattati durante l’VIII assemblea elettiva CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) L’Aquila Teramo, che si è svolta nella sede della Camera di Commercio Gran Sasso a L’Aquila.
L’Assemblea è stata l’occasione per fare il punto stato del comparto agricolo, alla presenza di numerosi ospiti istituzionali, tra i quali l’Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, il delegato del sindaco dell’Aquila, il consigliere comunale Giancarlo Della Pelle, la presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone e la direttrice della CIA Nazionale Claudia Merlino. Il problema dei danni da fauna selvatica è pesantissimo su tutto il territorio, in particolare gli ungulati. A questo si aggiunge il dilagare della PSA (Peste vescicolare Suina) che sta colpendo anche la fauna selvatica.
Gli agricoltori chiedono misure straordinarie di eradicazione dei cinghiali in particolare. Gli agricoltori chiedono un intervento di modifica della L.157 che consenta una gestione della fauna non solo protezione di specie non autoctone e nocive per l’ambiente. Un altro gravissimo problema è legato alla sovrabbondanza di cervi e caprioli, che danneggiano le colture a valore come vigna, ulivo e impianti di piante tartufigene. L’intervento straordinario del Governo e regionale per attutire l’impatto del caro energia deve agire sulla catena del valore. (ANSA).