L’assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Dino Pepe, ha spiegato i contenuti del bando emanato per la selezione di progetti di cooperazione di microfiliera, il primo passo della filiera alimentare. L’obiettivo è quello di migliorare l’approccio dei mercati per quel che riguarda la selvaggina, considerata un prodotto di nicchia: il traguardo può essere raggiunto con un attento controllo sanitario, prestando attenzione alle dimensioni economiche assunte dalla compravendita del prodotto.
La carne di cinghiale è una risorsa disponibile in territorio abruzzese, anche se non viene sfruttata come si dovrebbe e potrebbe, dato che ogni anno vengono abbattuti migliaia di esemplari nel corso della caccia di selezione e del selecontrollo. Per questo motivo il bando ha previsto 400mila euro da destinare al finanziamento delle imprese agricole regionali che presenteranno progetti di valorizzazione della selvaggina, in primis i cinghiali abbattuti oppure catturati.
Le produzioni saranno allargate anche alla grande distribuzione, cercando di dare più impulso possibile alla commercializzazione delle carni e trasformando quella che è una calamità in una risorsa economica. Il business plan è in fase di esecuzione e si conoscono già i soggetti da coinvolgere (produttori agricoli, macellatori, trasformatori, distributori di prodotti finiti) e le modalità di intervento.