La frequenza è obbligatoria e a ogni partecipante potranno essere concesse non più di due assenze nel complesso, altrimenti si rischierà la mancata ammissione all’esame finale. Di cosa si parlerà nello specifico? Gli aspiranti cacciatori dovranno approfondire le tematiche legate alla morfologia degli ungulati, le loro generalità, la distribuzione e lo status delle specie italiane. Ci sarà spazio anche per i concetti di ecologia applicata, l’incremento utile annio e le basi biologiche della sostenibilità del prelievo.
Inoltre, i docenti parleranno di riqualificazione ambientale e faunistica, delle reintroduzioni e dei vari regolamenti provinciali, oltre ovviamente al piano faunistico venatorio. Per comprendere meglio il capriolo, poi, le lezioni affronteranno questioni come l’ecologia, il comportamento sociale del selvatico, il ciclo biologico annuale e gli impatti sul bosco e sulle produzioni agricole. Infine, i partecipanti sapranno riconoscere in natura le tracce e i segni di presenza degli animali.