Insieme per la gestione delle risorse naturali, per collaborare ad iniziative di carattere ecologico, per vigilare sul territorio, per tutelare il paesaggio agrario. È quanto prevede il protocollo siglato questa mattina, nella sede provinciale di Coldiretti di Vicenza, da Martino Cerantola in rappresentanza di Coldiretti Vicenza ed Emiliano Galvanetto presidente provinciale di Federcaccia. Alla firma dell’accordo era presente, oltre al presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il presidente della sezione provinciale di Vicenza di Federcaccia, Emiliano Galvanetto, anche la vicepresidente di Coldiretti Vicenza, Cristina Zen ed il direttore provinciale di Coldiretti Vicenza, Cesare Magalini.
L’accordo rappresenta un’importante intesa tra due Associazioni impegnate a trovare soluzioni che impegnino agricoltori e cacciatori in una relazione sostenibile con l’ambiente. Molti i fattori di interesse comune come il monitoraggio della fauna selvatica, il rispetto delle prassi agronomiche, la prevenzione del bracconaggio, degli incendi, in un’ottica di reciprocità per il ruolo di sentinelle rivestito da entrambe le figure professionali. “La firma di questo protocollo è particolarmente importante – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola – in quanto, effettivamente, si pongono le basi, anche a livello provinciale, per un’attività che sicuramente proseguirà nel tempo, per la tutela del territorio e delle aziende agricole dalla fauna selvatica e dai grandi predatori”.
Nel programma delle azioni previste, in un’ottica di sviluppo delle conoscenze, di formazione ed educazione pubblica, rientra lo sviluppo di iniziative di carattere sociologico, storico culturale, divulgative e legislative. Soddisfatto il presidente della sezione provinciale di Vicenza di Federcaccia, Emiliano Galvanetto, che, in gesto di collaborazione, ha consegnato al presidente Cerantola la bandiera associativa, concludendo: “intendiamo dar seguito, con Coldiretti Vicenza, al protocollo già siglato a livello regionale. Con questa iniziativa intendiamo affrontare seriamente ed efficacemente il problema delle specie nocive, attraverso soluzioni concrete e risolutive”.