I cacciatori veneti sono consapevoli del fatto che questo problema debba essere risolto, ovviamente nell’ipotesi di specie in buone condizioni di cacciare (anche quelle che sono vietate). Un esempio tra i tanti è quello degli storni, una specie che sta facendo dannare da tempo gli agricoltori della regione e come avviene anche in altre parti del nostro paese.
La riunione si è tenuta presso il teatro comunale berico: il settore venatorio locale ha invitato la Regione Veneto a tenere conto di queste richieste, prendendo spunto dal fatto che i cacciatori sono i depositari di un sapere che si tramanda nei tempi e nelle stagioni, nonostante i continui attacchi di associazioni ambientaliste e animaliste.
Per la mancata caccia allo storno la motivazione va chiesta ai nostri parlamentari europei, presenti e passati, vediamo poi con quali scuse vi rispondono!