Ad annunciarlo è Filippo Rigo, consigliere regionale e vicepresidente del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier. «Sono ormai più di 50 anni che i cittadini devono vedersela con questi roditori – prosegue Rigo -: le prime segnalazioni risalgono agli anni ’60. Da allora, però, la situazione è peggiorata: alcune foto mostrano meglio di tante parole argini ridotti a colabrodo, con voragini che inghiottono trattori e mezzi pesanti. Da tempo le associazioni di categoria agricole fanno sentire la loro voce preoccupata per gli ingenti danni provocati alle colture. Dalle stime effettuate emerge che i costi relativi alla problematica nutrie a carico del solo Consorzio di Bonifica Veronese superano i 400 mila euro annui. La presenza delle nutrie però non è più limitata alla fascia costiera e i corsi dei fiumi in aperta campagna. Anche i centri di alcune città, poi, devono far fronte ai danni causati ai canali.
La Regione del Veneto in passato ha già dimostrato il massimo impegno per affrontare questo annoso problema. Già nel 2016 l’amministrazione ha approvato il piano regionale di eradicazione della nutria, ora prorogato fino a giugno di quest’anno, in vista dell’entrata in vigore del futuro Piano di controllo quinquennale in via di approvazione. L’emergenza però è tale che ci costringe a prendere alcune decisioni immediate e implementare le misure adottate. Ringrazio quindi l’assessore Corazzari per la disponibilità e il presidente della Provincia Scalzotto per l’impegno profuso e l’attenzione dimostrata su questa tematica» (Tg Verona).