Avanza nel cuore dell’Europa e rischia di coinvolgere la nostra Regione prima che il resto d’Italia con importanti se non drammatiche ricadute non solo sulla fauna selvatica ma soprattutto sulle principali economie legate all’allevamento ed alla produzione alimentare. Prodotti di origine protetta, animali da reddito, esportazioni, consumi, caccia e fauna selvatica sono coinvolti e con essi aziende e posti di lavoro. Vicende che si aggiungono ad altre epidemie, reali o possibili, come la Tularemia o malattia di Aujeszki, le cui implicazioni potrebbero coinvolgere la salute delle persone non solo nel processi alimentari ma anche nella semplice frequentazione degli spazi naturali o nella gestione degli animali da compagnia. La malattia di Lyme è la più diffusa e importante fra quelle trasmesse da un vettore nelle zone temperate ed è seconda solo alla malaria tra le patologie trasmesse da un artropode.
Eppure è una patologia ancora poco conosciuta e riconosciuta come ancora più gravi sono le conseguenze della meningite sempre da morso di zecca. Ciò avviene mentre la Regione FVG ridisegna le regole della commercializzazione del carni derivate da fauna selvatica responsabilizzando il mondo venatorio nelle attività di prevenzione e contenimento non solo della selvaggina ma anche dei rischi che da essa possono derivare. I cacciatori diventano così il primo dei presidi per la difesa dei cittadini, della salute e delle economie legate all’agricoltura ed alla produzione alimentare animale ma diventano anche i primi a correre i rischi per la sicurezza personale”. L’evento è aperto a tutti e in particolare sono invitati a partecipare le Associazioni interessate, allevatori, pescatori, cacciatori, Presidenti di Distretto Direttori delle Riserve.