L’obiettivo è quello di eliminare il maggior numero possibile di esemplari già a partire dal prossimo mese di dicembre, un’attività che viene autorizzata dalla legge della Regione Veneto. Le nutrie non sono una specie protetta e le armi da fuoco sono consentite, a patto che si vada a caccia fuori dall’abitato. In aggiunta, queste battute si svolgeranno esclusivamente in orario notturno. La Provincia di Treviso ha deciso di affidarsi a gabbie speciali e create appositamente per la cattura.
I roditori non dovranno comunque soffrire e l’interramento non potrà superare le cinque carcasse per ogni singolo ettaro. L’operazione non sarà dunque semplice e i quasi cento comuni coinvolti potranno contribuire economicamente, in modo che ci siano i fondi per le cartucce e i congelatori per le carcasse. La sicurezza verrà garantita in ogni aspetto: in particolare, le battute di caccia non riguarderanno i centri abitati e i volontari scelti sono tutti cacciatori abilitati e formati.