Il convegno organizzato a Passo Corese, frazione di Fara in Sabina (provincia di Rieti), dalla Federcaccia del Lazio è stato un autentico successo. Si sta parlando dell’evento in cui si è parlato dell’importanza della ricerca e raccolta di dati scientifici per gestire in modo corretto le specie migratorie. Michele Sorrenti e Daniel Tramontana (Centro Studi FIDC) hanno illustrato relazioni molto dettagliate in cui sono stati evidenziati i flussi migratori delle beccacce, quaglie, tortore, tordi bottacci, cesene e allodole, senza dimenticare alcuni uccelli acquatici.
Questi lavori hanno permesso di difendere in modo adeguato i calendari venatori regionali, recuperando i periodi di caccia che erano stati sottratti in maniera del tutto ideologica. Carlo Hausmann, assessore alla Caccia della Regione Lazio, ha presentato i suoi saluti nel corso del convegno, a cui hanno preso parte anche Massimo Buconi, numero due della Federcaccia nazionale, e le massime cariche regionali e provinciali dell’associazione venatoria.
I dati scientifici devono essere inappuntabili e chiari, così da agevolare il monitoraggio degli uccelli in autunno e a primavera. Fondamentali sono anche l’analisi dei prelievi e l’uso dei moderni strumenti di ricerca. Dall’appuntamento è emerso un concetto forte, quella appena illustrata è l’unica via per restituire il giusto prestigio alla figura del cacciatore e tutelare la biodiversità.