Dopo Bologna e Rimini, ora anche Ravenna. I dati relativi alla caccia in Emilia Romagna si arricchiscono di una nuova provincia. Il totale dei cacciatori ravennati risulta in calo, anche se si sta parlando di uno dei più alti in assoluto della regione. Dal 2000 a oggi si è passati da 8779 a 5132 tesserini, più di 3mila in meno nel giro di 17 anni.
Inoltre, la Provincia ha perso mille cacciatori nel giro di quattro anni, mentre negli ultimi dodici mesi il calo è stato pari a 260 cacciatori. Dopo Bologna e Forlì-Cesena, c’è proprio Ravenna come provincia più rappresentativa dal punto di vista venatorio, senza dimenticare la sua alta incidenza. L’1,3% dei cittadini residenti in questa zona dell’Emilia, infatti, ha la passione per la caccia, una percentuale inferiore solamente a quella di Forlì-Cesena (1,62%).
I motivi del calo sono facilmente intuibili. Anzitutto, i costi e i divieti sono eccessivi e l’ostilità da parte dell’opinione pubblica non aiuta di certo. I cacciatori emiliani hanno temuto, tra l’altro, un rinvio dell’inizio della stagione venatoria 2017-2018 dopo che la Regione aveva deciso di valutare alcune richieste da parte di ambientalisti e animalisti in seguito agli incendi e alla siccità dei mesi estivi.