Inoltre, la Provincia ha perso mille cacciatori nel giro di quattro anni, mentre negli ultimi dodici mesi il calo è stato pari a 260 cacciatori. Dopo Bologna e Forlì-Cesena, c’è proprio Ravenna come provincia più rappresentativa dal punto di vista venatorio, senza dimenticare la sua alta incidenza. L’1,3% dei cittadini residenti in questa zona dell’Emilia, infatti, ha la passione per la caccia, una percentuale inferiore solamente a quella di Forlì-Cesena (1,62%).
I motivi del calo sono facilmente intuibili. Anzitutto, i costi e i divieti sono eccessivi e l’ostilità da parte dell’opinione pubblica non aiuta di certo. I cacciatori emiliani hanno temuto, tra l’altro, un rinvio dell’inizio della stagione venatoria 2017-2018 dopo che la Regione aveva deciso di valutare alcune richieste da parte di ambientalisti e animalisti in seguito agli incendi e alla siccità dei mesi estivi.