La denuncia della Coldiretti
“Cinghiali fuori controllo, coltivazioni di mais distrutte, reddito delle imprese agricole compromesso. Nella fase di crescita più delicata del granoturco, i cinghiali buttano a terra la pianta per raggiungere e quindi mangiare la pannocchia e il danno è fatto”. La denuncia è del presidente provinciale della Coldiretti di Pordenone, Matteo Zolin.
Un problema di equilibrio ambientale
“La situazione è insostenibile – prosegue -. In certe aree, non è più possibile coltivare mais. I cinghiali, cresciuti a dismisura, sono un pericolo anche per la popolazione e per gli incidenti stradali che possono provocare. La fauna selvatica fuori controllo sta diventando un problema di equilibrio ambientale e in questo periodo un pericolo per la diffusione della peste suina che per la nostra regione significherebbe un danno incalcolabile per tutta la filiera con notevoli perdite economiche”.
Rischio abbandono
Per Zolin, servono “misure urgenti e vigorose per arginare quella che orami è un’invasione che il mondo agricolo non può più sostenere. Oppure che gli agricoltori abbandonino territori montani e collinari con i costi da pagare dei danni per il mancato presidio ambientale e del territorio, aspettiamo che gli incidenti si moltiplichino sulle strade con i costi da pagare per gli incidenti e forse qualche vittima, aspettiamo che i cinghiali portino la peste suina con i costi da pagare per l’importante settore della carne e del prosciutto che dovrà lasciare a casa migliaia di lavoratori. “Purtroppo -conclude Zolin- in molti casi le riserve di caccia non risolvono il problema e la fauna selvatica è chiaramente fuori controllo” (fonte: Coldiretti).