Una parte delle modifiche doverebbe riguardare la Zona di Ripopolamento e Cattura di Gubbio, ZRC che include il Parco del Coppo. Secondo i cacciatori che stanno protestando, modificare queste zone non tiene conto del loro valore strategico e ambientale per il mondo venatorio: inoltre, è forte l’impressione che le decisioni siano state prese da un tecnico faunistico che non ha mai avuto a che fare con le problematiche della caccia e la percentualizzazione del territorio agro-silvo-pastorale.
Enalcaccia teme l’eliminazione di tantissimi ettari di territorio e la possibilità di ampliare parchi e oasi. Ora i cacciatori faranno sentire la loro voce in sede regionale prima che l’ente locale rilasci le concessioni alle aziende faunistiche venatorie.