Dopo il controverso episodio in Trentino, l’associazione 100% Animalisti è tornata in azione con i propri blitz intimidatori in provincia di Padova. Ecco il comunicato che hanno diffuso dopo l’ennesima affissione dei manifesti: “Un residente a San Pietro Viminario, la settimana scorsa, ha denunciato pubblicamente la tracotanza dei cacciatori che sparano, senza riguardi, in prossimità e in direzione di case e strade, mettendo in pericolo chi ci abita o ci passa.
Il fenomeno, per niente raro, si riscontra anche nei paesi vicini, essendo la zona molto frequentata dai cacciatori. I quali si sentono autorizzati ad invadere le proprietà private, e sparare senza osservare le minime norme di sicurezza. Aggiungendo che la maggior parte di loro è anziana, e dedita ad abbondanti libagioni, si capisce come i residenti si sentano assediati e in costante stato di pericolo. Oltre a massacrare migliaia di animali, questi psicopatici inquinano il territorio con piombo, plastica e rame, e sono pericolosi per tutti. E non solo per chi esce di casa, visto che spesso i pallini arrivano fino alle finestre delle abitazioni.
La caccia va abolita, in ogni sua forma; le autorità competenti dovrebbero intervenire; ma gli stessi abitanti del luogo devono organizzarsi per reagire alle prepotenze degli assassini con licenza. I cacciatori per indole sono vigliacchi. Militanti di 100×100 animalisti, nella notte tra il 24 e 25 giugno, hanno affisso in via Levà in zona San Pietro Viminario, tra Conselve e Cartura, manifesti che indicano chiaramente l’atteggiamento da tenere nei rapporti con i cacciatori, ma soprattutto un avviso per gli assassini legalizzati che 100×100 animalisti, all’apertura della caccia, soprattutto in quella zona, non starà a guardare“.