Una firma fin troppo riconoscibile
L’ennesimo blitz animalista e una firma inconfondibile. Nella notte alcuni esponenti della nota sigla Centopercentoanimalisti ha protestato contro le altane da utilizzare nel Padovano per frenare la proliferazione dei cinghiali.
I motivi della protesta
Questo è il loro punto di vista: “In tempo di crisi, la Provincia di Padova riesce a trovare 25mila euro per lo sterminio dei cinghiali dei Colli Euganei. Come annuncia trionfante il vice presidente Gottardo, nel Parco (che è tutto tranne che un parco naturale), in zona “le Vallette” a Ospedaletto Euganeo, verrano piazzate una decina di piattaforme sopraelevate (4 metri) dalle quali i cacciatori potranno sparare comodamente e senza rischi (a conferma di quanto sono vigliacchi), sui cinghiali. E queste altane saranno piazzate nei punti dove gli animali sono soliti passare. Così, ancora una volta con uccisioni di massa, pensano di risolvere il “problema” dei cinghiali (introdotti dai cacciatori), anziché cercare una forma di convivenza con le altre specie: convivenza che sarebbe possibile, partendo da un principio di rispetto, ma la lobby dei cacciatori detta legge“.
Altane in pericolo
Poi un chiarimento sulla protesta: “Nella serata di mercoledì 5 ottobre, Militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, hanno affisso degli striscioni in zona “le Vallette” a Ospedaletto Euganeo, per far capire a questi signori che non staremo a guardare. Consigliamo a questi “geni” di contattare i loro colleghi del parco pineta (Como-Varese), dove non si contano più le altane “demolite”. Infine, tengano conto che delle “foto trappola” ce ne infischiamo, quindi si preparino alle nostre azioni legittime per la difesa dei cinghiali“.