Il fucile è come un abito: deve avere misure e particolarità adatte a chi lo indossa. Se ciò accade, appena imbracciato, va subito sul bersaglio assecondando le intenzioni del cacciatore. Un ottimo armiere, ed non è facile trovarlo, sarà in grado di “aggiustare” l’arma proprio come un “sarto” esperto, a chi lo utilizzerà. E’ logico che ci sono alcune regole da rispettare e sono state codificate in tabelle. Una indica la lunghezza del calcio (si misura fra il centro del calciolo ed il primo grilletto) e dev’essere proporzionale a quella dell’avambraccio considerato fra interno del gomito e punta dell’ indice.
Lunghezza Avambraccio (cm) | Lunghezza calcio (cm) |
37 | 35 |
38 | 36 |
38 | 37 |
39 | 37 |
40 | 38 |
41 | 39 |
42 | 40 |
Vantaggio. Non è altro che una deviazione del calcio verso destra o sinistra e la si nota ad una distanza di circa due metri da chi imbraccia l’arma. La parte interessata è il petto . Ecco quali devono essere le proòporzioni con la deviazione del calcio.
Larghezza al petto (cm) | Vantaggio al tallone (mm) |
49 | 20 |
49 | 18 |
47 | 16 |
45 | 14 |
43 | 12 |
Calibro nominale Numero Cal. Effettivo |
Calibro effettivo mm Cal Nominale |
Peso palla di piombo | |
8 | 21.0 | 55.9 | 56.6 |
10 | 19.5 | 42 | 45.4 |
12 | 18.3 | 35.4 | 37.8 |
20 | 15.8 | 22.7 | 22.7 |
14,9 | 19.0 | 18.9 |
Rigatura: solco elicoidale nella canna
Riga. Solco.
Pieno. Nervatura fra due solchi contigui.
Inclinazione. Angolo creato dalle righe con le generatrici. Se non varia di dimensione la rigatura retta ha forma elicoidale, qualora diventi maggiore verso la bocca la rigatura si dice progressiva e forma una curva ad arco di parabola o di cerchio.
Passo. Distanza, calcolata su una generatrice fra due punti che incontrano la generatrice stessa.
Forzamento. E’ lo sforzo necessario a provocare intagli nel proiettile.
Canne. Si dividono in due parti, la posteriore detta culatta e la anteriore che termina con la bocca ed è conosciuta come volata. La prima parte della culatta si chiama camera di cartuccia preceduta da una piccola sede per alloggiare il collarino della munizione poi il raccordo fra la “camera” e l’anima, concludendosi poi con un raccordo di strozzatura, di solito non inferiore a 9 e non superiore a 12 mm., che, a seconda dei fucili, può essere tronco conico oppure retto e infine la strozzatura. Tutte le canne montate sui fucili sono sicure perché preventivamente sperimentate al Banco nazionale di prova, ma può accadere – sempre più raramente – che scoppino e quando avviene è quasi sempre per inosservanza di alcuni accorgimenti od un uso errato dell’arma. Una canna deve avere alcune caratteristiche fondamentali fra cui la resistenza a pressioni interne, e la si ottiene con materiale ottimo e ben lavorato ed inoltre l’uniformità dello spessore.
La leggerezza è importante ma non deve andare a scapito della sicurezza. Infine è ottima se ha un elevato coefficiente di allungamento: qualora si creino condizioni anomale, prima di scoppiare deve deformarsi ed in molti casi questa caratteristica evita inconvenienti gravi a chi ha premuto il grilletto. Importante anche ai fini della sicurezza il sistema di giunzione.
Canne saldate con ottone in culatta. I tenoni sono incastrati a coda di rondine e saldati con ottone e stagno.
Demi bloc. Bindelle saldate a stagno a metà del massello dei tenoni forgiato con la canna. Monobloc. Culatta, tenoni e prolungamento bindella da un unico pezzo di acciaio. La parte terminale della canna, ricoperta di stagno, viene inserita a freddo nel manicotto che, fatto dilatare ad una temperatura di circa circa 300°, espelle poi, raffreddandosi lo stagno in eccedenza.
Camera di scoppio.E’ la parte della canna in cui si colloca la cartuccia e non dovrebbe mai essere più larga di un decimillesimo di pollice del bossolo più piccolo e con asse coincidente con quello della canna. La lunghezza può essere compresa fra 65 e 75 mm ma nella maggior parte delle armi da caccia è di 70 mm. una misura a cui è stata uniformata anche quella delle cartucce. E’ sconsigliabile utilizzare cartucce di lunghezza diversa dalla camera di scoppio.
Bindella. Può essere centrale (unica striscia di metallo saldata alla canna) o doppia. La prima è più leggera e delineerebbe meglio il profilo delle bocche la seconda invece collegherebbe meglio i tubi irrobustendo il fucile. Allo sparo infatti la canna subisce un allungamento ed un allargamento. Nelle armi ad una sola canna le deformazioni non provocano deviazioni all’asse mentre nelle doppiette e nei sovrapposti si hanno deviazioni verticali. Le canne con bindella centrale hanno una maggior giustezza di tiro ( i centri delle rosate di una serie di colpi hanno maggiore o minore dispersione mentre le canne “legate” fra loro con con doppia bindella hanno più precisione ( i centri delle rose sono distribuiti vicino al punto mirato)
Lunghezza. Il grande W.W.Greener raccomandava canne lunghe almeno 68 cm, Bruno Bottura, uno dei più capaci tecnici italiani ed “inventore” dei fucili Breda che caratterizzarono gli anni Sessanta e i primi del Settanta del secolo scorso, raccomandava canne fra 70 e 72 centimetri. Più grandi sosteneva, provocano numerosi svantaggi fra cui un più lungo tempo di mira e nessun beneficio. Può accadere che al mercato dell’usato si trovino fucili da caccia con canna corta e cilindrica: accertarsi che non siano tali per un accorciamento, magari ben fatto ma sempre un accorciamento che squilibra l’arma. Foratura. Anche se varia la lunghezza della canna non può mai cambiare il diametro della camera di scoppio. Nel calibro 12 il diametro iniziale è di mm. 20,06 e alla fine mm. 20,03, la lunghezza invece può essere di mm. 65,70 o di mm. 76. Il raccordo- sempre nel calibro 12 – è compreso fra mm. 6 e mm. 30. L’alterazione del raccordo riduce la velocità iniziale e causa anche un indebolimento del metallo proprio in quella zona in cui è soggetto alle maggiori pressioni. La parte cilindrica – compresa fra raccordo ed inizio strozzatura- varia da mm. 18,03 a mm. 19,05 nel calibro 12. Gli Inglesi adottano nella parte cilindrica diametro fra 18,6 e 18,8, in Italia ed in Belgio si è propensi a non superare mm. 18,4. Nei fucili inglesi un minimo allargamento anteriore all ‘inizio della strozzatura non è un difetto ma un intervento del costruttore per ottenere una più idonea distribuzione della rosata. Il tecnico che ha eseguito la lavorazione è il cosiddetto Barrel regulator, ben diverso quindi da colui che invece avrà eseguito una smerigliatura per cancellare qualsiasi traccia di corrosione.In questo caso la canna, è vero, tornerà come nuova ma darà una resa inferiore.
Strozzatura. Prima di Greener, il famoso fabbricante inglese, tutte le canne erano cilindriche e lunghe persino 96 centimetri proprio perché si riteneva che la lunghezza potesse favorire una maggior efficacia dei proiettili su bersagli distanti. Attualmente hanno una strozzatura, cioè un diametro minore alla bocca che in tutti gli altri punti. Differenti i sistemi per eseguirla: perforazione del cilindro della canna per quasi tutta la sua lunghezza riducendo infine il diametro a 7 cm dalla bocca.Allargamento dell’anima della canna poco dopo la bocca fino a poco meno di 10 cm verso la culatta Ampliamento della canna dalla culatta fino a 7 cm dalla bocca . Le diverse strozzature sono comunemente note come: piena, mezza, un quarto, cilindrica modificata, cilindrica . Greener affermava che se si sparava contro una placca a 36 metri con cartucce di 32 grammi di pallini del numero 6, quindi 304 sferette, si avevano i risultati seguenti.
Strozzatura | Numero |
Pallini piena | 215 |
Mezza | 185 |
Un quarto | 160 |
Cilindrica perfezionata | 140 |
Cilindrata | 15 |
Le ammaccature danneggiano irreparabilmente la canna : ci s’accorge se sono state eliminate guardando l’interno del tubo posto vicino ad una luce. Compaiono cerchi concentrici e ruotando la canna devono apparire continui: se sono “spezzati” significa che sulla canna vi sono stati interventi che possono addirittura aver pregiudicato l’arma.
Corrosione. E’ il risultato di reazioni chimiche causate dai residui dello sparo, cioè della combustione. Gli attuali inneschi non dovrebbero provocare alcun inconveniente ma comunque è sempre opportuno dopo ogni giornata di caccia, pulire le canne.
Erosione. Causata da un fenomeno termico e meccanico a seguito dell’alta temperatura dei gas provocati dallo sparo.
Cromatura. I moderni acciai hanno raggiunto un tale grado di qualità da sopportare bene la cromatura che quindi non limita l’elasticità del metallo.