L’ufficio stampa dell’Associazione Cacciatori Lombardi ha reso nota una manifestazione di protesta che si terrà a Milano il prossimo 14 novembre per contestare alla Regione la mancata concessione delle deroghe e degli impianti di cattura. ACL ha deciso di non rimanere in silenzio sulla caccia in deroga e i roccoli, visto che non è più possibile accettare i “vorrei ma non posso” dell’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava.
La responsabilità nei confronti dei cacciatori è di tipo politico e l’associazione lombarda ha ricordato le parole dello stesso Fava, accusato di essere prevenuto, attribuendo al mondo venatorio toni aggressivi e polemici. La politica regionale degli ultimi cinque anni in materia di caccia è stata dunque messa in discussione. Ad esempio, la Banca Dati Richiami Vivi è stata definita costosa e troppo complicata, a causa degli anellini identificativi che non sono idonei e soprattutto obsoleti.
La burocrazia imposta dall’ISPRA, poi, ha ampliato la visione restrittiva dell’attività venatoria. Secondo ACL, questo scenario ha avuto come conseguenza la flessione del numero dei cacciatori, soprattuto i migratoristi, privati del prelievo in deroga di fringuelli e peppole. L’appuntamento per la manifestazione è di fronte alla sede del Consiglio Regionale della Lombardia: l’obiettivo è quello di sensibilizzare i consiglieri e gli assessori, sollecitando il governatore Maroni a organizzare l’incontro con il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
Mi alzo in piedi e applaudo al mondo che fu.