Il 15 dicembre inizia la caccia “in girata” ai cinghiali nei Comprensori caccia lecchesi. “In girata”, ovvero a gruppi di sette, con un cane per ciascuna squadra. Tirano un sospiro di sollievo i proprietari dei fondi devastati dalle scorrerie di queste bestie. Una presenza così accentuata da avere messo in allarme l’intera provincia, perché cinghiali sono stati avvistati persino alla periferie di grossi centri urbani (Lecco inclusa). Ma c’è un ma.
I cacciatori lecchesi non sono affatto contenti della data stabilita per mettere mano alle doppiette. «In quasi tutte le altre province la caccia in girata al cinghiale è stata consentita a partire dallo scorso 1° novembre; noi invece un mese e mezzo dopo. Ho detto tutto». Roberto Combi, presidente del Comprensorio caccia Prealpi lecchesi, non nasconde il suo malumore.
“Leggi e cavilli ci mettono i bastoni tra le ruote – accusa Combi – Noi siamo disponibili sempre a collaborare con guardie venatorie ed altre istituzioni, ma ci pongono tali e tanti paletti che ci impediscono di condurre a termine la nostra opera di contenimento dei cinghiali come si vorrebbe (Laprovinciadilecco.it)”.