Game Fair 2011: Una novità super tecnologica per il mondo venatorio e per chiunque ami vivere nella natura: un tessuto leggero, ma più resistente del kevlar e capace di proteggere anche dai pallini sparati da vicino. Sarà esposto da domani alla fiera nello stand di Federcaccia.
Tarquinia (Viterbo) – Con una super novità tecnologica ideata per le esigenze di sicurezza del mondo della caccia, si apre domani a Tarquinia la 21° edizione di Game Fair, ‘Fiera Evento del vivere la natura’. Si tratta di un tessuto ‘corazzato’ dalle straordinarie prestazioni salvavita, molto più resistente del kevlar (che è 5 volte più resistente dell’acciaio) e già testato con successo, risultando estremamente protettivo anche da cartucce a pallini sparate a distanza ravvicinata. Ideale per i cacciatori, è in realtà utile per chiunque ami vivere nella natura in sicurezza.
Con questo speciale tessuto denominato Dynafelt sono stati realizzati alcuni capi di abbigliamento dimostrativi (giacca, giubbotto, cappello) che saranno esposti nello stand di Federcaccia, l’associazione dei cacciatori da sempre in prima linea nelle campagne per la sicurezza.
Dynafelt è uno dei più recenti brevetti del Gruppo Lenzi, tra i più importanti del distretto tessile di Prato, leader nel settore dei tessuti non convenzionali. Si tratta di un feltro speciale ottenuto con una tecnofibra in polietilene. “Soffice e leggero”, spiega Roberto Fenzi, AD del Gruppo, “consente di realizzare abiti specifici capaci di ridurre drasticamente gli effetti degli incidenti di caccia. E’ una novità destinata a spezzare la scia di sangue e polemiche, che da sempre funesta il mondo venatorio, ma dà sicurezza a tutti quelli che amano avventurarsi nei boschi, siano trekkers o cercatori di funghi”.
In Italia i 22 morti e 74 feriti della stagione di caccia 2010 sono un bilancio terribile, considerando anche il minor numero di cacciatori, oggi poco più di 700 mila contro i circa 2 milioni di anni fa. Avendo assistito alle prove di sparo, il presidente di Federcaccia Gianluca Dall’Olio, impegnato a fondo nella campagna per la sicurezza, ha voluto Dynafelt sia a Game Fair che all’ultima edizione di EXA, l’annuale fiera internazionale delle armi di Brescia, dove ha suscitato unanime interesse”.
La fibra somma un’estrema leggerezza a un altissimo peso molecolare. Ma il segreto sta nella lavorazione, nel metodo detto ‘agugliatura’ che progressivamente intreccia le fibre fino a creare una jungla invalicabile di materiale senza ricorrere a collanti chimici. Il super coefficiente di resistenza al taglio e allo strappo consente tante applicazioni diverse: contro le esplosioni, per giubbotti antiproiettile, blindature di veicoli e perfino abbigliamento da motociclista.
L’efficacia del tessuto è appunto documentata da centinaia di prove di sparo con vari tipi di fucili calibro 12. In particolare, un Breda automatico a canna cilindrica di cm. 62,5, e un Benelli Special 80, canna di cm. 65 e strozzatura a tre stelle. Due anche i tipi di cartuccia: RC Cartridge Camouflage con pallini di piombo 8, e Fiocchi Steel Shot con pallini di acciaio 5.
Quanto alle modalità, i campioni di Dynafelt (quadrati di 41 cm di lato spessi 4 mm) sono stati posti ad appena 10 metri dal fucile, su un pannello di plastilina ‘tipo Roma’, lo speciale materiale usato per simulare la densità del corpo umano e misurare l’effetto trauma. A 2 metri dal fucile un cronografo ha inoltre permesso di convalidare soltanto colpi che avessero velocità di almeno 330 metri al secondo (circa 1000 piedi al secondo), ossia cartucce in piena efficienza.
Anche in queste condizioni, volutamente al limite, i risultati sono stati eccezionali. Per ogni colpo, nessuno dei circa 350-400 pallini di piombo della cartuccia ha superato l’ostacolo. Solo un paio di acciaio 5 ce l’hanno fatta. Anche la deformazione della plastilina non è andata oltre i 5 -6 mm, su un massimo normalmente accettato di 40.
Dynafelt, aggiunge Fenzi, non può certo fermare proiettili di carabina o munizioni a palla, ma può ridurre di molto le vittime dei normali fucili da caccia a munizione spezzata, ossia la grande maggioranza degli incidenti. Imbottiti con questo super feltro, giacche e cappelli sono comodi e confortevoli come i tradizionali giacconi e copricapo.
Hanno però un’arma in più: possono salvare la vita.
CATOLA & PARTNERS