Incontri e convegni
Un fine settimana impegnato per l’On. Francesco Bruzzone, che ha fatto spola tra Verona e Brescia, per una serie di incontri e convegni dedicati al mondo venatorio. Il primo proponente della proposta di modifica alla legge sulla caccia, che negli ultimi tempi ha suscitato parecchio clamore sia nel mondo animalista che in quello politico, ha incontrato i presidenti nazionali e regionali delle associazioni venatorie presenti in fiera.
Otto punti
“Un’occasione utile per fare il punto della situazione e chiarire gli aspetti tecnico-giuridici relativi agli otto punti presentati: uniti si vince, a maggior ragione se le richieste presentate sono condivise, lecite e legittime da ogni punto di vista. Lo stesso ISPRA e il comitato delle regioni si sono espressi favorevolmente su alcuni punti importanti, qualche miglioria sarà certamente apportata, ma sulla sostanza non arretreremo di un millimetro” ha spiegato Bruzzone.
Gli emendamenti del M5S
Il deputato del carroccio ha inoltre fatto presente la quantità meramente pretestuosa di emendamenti presentati dai cinquestelle, irricevibili o al limite dell’assurdo: proposte per proteggere topi e ratti, per non parlare dell’inserimento di specie non autoctone nell’elenco di quelle particolarmente protette, come il gobbo della Giamaica, specie di anatra alloctona di cui ISPRA chiede da anni l’eradicazione in natura in quanto rischia di portare all’estinzione il rarissimo gobbo rugginoso.
Calendari venatori
All’incontro con le associazioni presente anche la sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisint, che sul punto dei calendari venatori ha evidenziato come l’autonomia regionale possa avvantaggiare scelte mirate e diversificate per territorio e per presenza faunistica: “Sui calendari venatori i cacciatori hanno il diritto di ricevere certezze e di andare a caccia senza subire potenziali interruzioni generate dai ricorsi e dalle conseguenti sentenze dei TAR regionali; un circolo vizioso e a spese della collettività che deve essere fermato”.