La sede provinciale di Cuneo dell’Associazione Nazionale Libera Caccia ha parlato della stagione venatoria 2017-2018 come della peggiore di sempre a causa della siccità, degli incendi e della neve anticipata. I cacciatori più penalizzati sono senza dubbio quelli dei Comprensori Alpini Cuneo 2 “Valle Varaita” e Cuneo 4 “Valle Stura”, costretti a subire una chiusura dopo l’altra.
Gli ungulati possono essere ancora cacciati in selezione, mentre gli appassionati di stanziale e di fauna migratoria non hanno nemmeno visto cominciare la stagione. La neve impedirà di effettuare la caccia al cinghiale nonostante i gravi danni provocati all’agricoltura e nonostante gennaio sia il mese in cui si registra il maggior numero di abbattimenti. Libera Caccia ha quindi sollevato un problema che sicuramente si presenterà la prossima primavera.
I sindaci e gli agricoltori di questa zona del Piemonte chiederanno di sicuro un’attività extravenatoria, ma la nuova legge impone dei limiti per quel che riguarda l’impiego dei cani. Il solo cane previsto per le battute è praticamente inutile, dunque l’associazione ha auspicato che la Provincia analizzi con cura le abitudini e la morfologia del territorio. La caccia in braccata non è in discussione, ma è efficace solamente con le mute: secondo Libera Caccia il fatto che se ne possa usare uno farà riflettere i cacciatori sulla partecipazione o meno alle operazioni di contenimento.