La nascita della casa comune dei cacciatori a Certaldo è un esempio concreto e significativo di come noi intendiamo la parola Unità. Non uno slogan, ma una prassi e la sostanza di un valore comune. Un processo aperto ed inclusivo per chi vorrà dare un contributo e partecipare ad un cammino per il futuro del mondo venatorio e per la caccia. La Federcaccia ha dichiarato Tofani, sta mettendo a disposizione la sua storia e la sua forza organizzativa per vincere questa sfida. Questa sede inoltre, sarà il centro di tanti servizi rivolti ai cacciatori oltrechè un luogo aperto alle espressioni del territorio e della comunità locale. Uno sportello sulla Val d’elsa che ha l’ambizione di divenire centro di socialità, formazione e promozione sociale e culturale. Ha proseguito poi Marco Romagnoli, Segretario della Confederazione Cacciatori Toscani che ha ricordato di come la caccia sia giunta ad un periodo storico critico e che ormai una svolta sia necessaria.
La costituzione delle CCT territoriali non è che l’ennesimo passo volto in una direzione ben precisa; quella dell’Unità del mondo venatorio. Un percorso quanto mai necessario per rilegittimare la caccia nella società al fine di poter affrontare e vincere la sfida culturale dell’opposizione al becero animalismo ed al fronte anti-caccia. A nome dell’ARCT (Associazione Regionale Cacciatori Toscani) è intervenuto Matteo De Chiara che, dopo i doverosi ringraziamenti alla Federcaccia di Firenze ed alla CCT regionale per aver reso possibile l’avverarsi di un sogno, ha richiamato l’attenzione sulle questioni impellenti che riguardano il mondo venatorio I ricorsi degli animalisti, le vessazioni e la marginalità che l’attività venatoria è costretta a subire nonostante la storia, la tradizione ed il proprio valore; tutte sfide che necessitano di un mondo venatorio unito, forte e scientificamente all’avanguardia.
Proseguendo poi con un doveroso richiamo alla necessità di recuperare i rapporti con le istituzioni, ha messo in evidenza come la sinergia sviluppatasi a Certaldo dovrebbe essere presa ad esempio. Considerazioni riprese anche negli interventi dell’Assessore Jacopo Arrigoni e del Sindaco Giacomo Cucini che elogiando l’opera dei cacciatori nella gestione faunistico ambientale hanno ricordato di come questo modo di operare porti benefici al territorio e che l’unità del mondo venatorio rappresenti un valore per la gestione faunistica e ambientale.