Si è svolta lo scorso sabato l’inaugurazione della nuova sede della Confederazione Cacciatori Toscani di Certaldo in provincia di Firenze. Una struttura nuova, moderna ed efficiente che diverrà non solo il polo di riferimento per tutti i cacciatori di Certaldo, ma bensì dell’intera Val d’Elsa. Presenti all’inaugurazione una folla nutrita di cacciatori e cittadini della zona, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni locali; il sindaco Giacomo Cucini , l’assessore Jacopo Arrigoni , il maresciallo della stazione dei carabinieri di Certaldo Leonardo Micheloni. Gli onori di casa sono stati fatti oltre che dal Presidente Federcaccia di Certaldo Claudio Marchi, dal Presidente della Federcaccia di Firenze Simone Tofani che davanti ad una sala gremita, ha ricordato di come questo sia solo il primo dei tanti passi che dovranno essere fatti per arrivare alla costituzione di numerosi sedi come quella del borgo fiorentino.
La nascita della casa comune dei cacciatori a Certaldo è un esempio concreto e significativo di come noi intendiamo la parola Unità. Non uno slogan, ma una prassi e la sostanza di un valore comune. Un processo aperto ed inclusivo per chi vorrà dare un contributo e partecipare ad un cammino per il futuro del mondo venatorio e per la caccia. La Federcaccia ha dichiarato Tofani, sta mettendo a disposizione la sua storia e la sua forza organizzativa per vincere questa sfida. Questa sede inoltre, sarà il centro di tanti servizi rivolti ai cacciatori oltrechè un luogo aperto alle espressioni del territorio e della comunità locale. Uno sportello sulla Val d’elsa che ha l’ambizione di divenire centro di socialità, formazione e promozione sociale e culturale. Ha proseguito poi Marco Romagnoli, Segretario della Confederazione Cacciatori Toscani che ha ricordato di come la caccia sia giunta ad un periodo storico critico e che ormai una svolta sia necessaria.
La costituzione delle CCT territoriali non è che l’ennesimo passo volto in una direzione ben precisa; quella dell’Unità del mondo venatorio. Un percorso quanto mai necessario per rilegittimare la caccia nella società al fine di poter affrontare e vincere la sfida culturale dell’opposizione al becero animalismo ed al fronte anti-caccia. A nome dell’ARCT (Associazione Regionale Cacciatori Toscani) è intervenuto Matteo De Chiara che, dopo i doverosi ringraziamenti alla Federcaccia di Firenze ed alla CCT regionale per aver reso possibile l’avverarsi di un sogno, ha richiamato l’attenzione sulle questioni impellenti che riguardano il mondo venatorio I ricorsi degli animalisti, le vessazioni e la marginalità che l’attività venatoria è costretta a subire nonostante la storia, la tradizione ed il proprio valore; tutte sfide che necessitano di un mondo venatorio unito, forte e scientificamente all’avanguardia.
Proseguendo poi con un doveroso richiamo alla necessità di recuperare i rapporti con le istituzioni, ha messo in evidenza come la sinergia sviluppatasi a Certaldo dovrebbe essere presa ad esempio. Considerazioni riprese anche negli interventi dell’Assessore Jacopo Arrigoni e del Sindaco Giacomo Cucini che elogiando l’opera dei cacciatori nella gestione faunistico ambientale hanno ricordato di come questo modo di operare porti benefici al territorio e che l’unità del mondo venatorio rappresenti un valore per la gestione faunistica e ambientale.