Ieri pomeriggio, presso il Centro Polivalente “Antonino Caponnetto” di Certaldo (Firenze) si è svolta l’Assemblea degli organismi dirigenti della Confederazione Cacciatori Toscani. Oltre 100 partecipanti, si sono riuniti per analizzare e discutere i recenti quanto importanti risultati legislativi, riguardanti la caccia in Toscana. In particolare, l’attenzione dei rappresentanti e degli invitati, si è incentrata sulle recenti modifiche apportate alla Legge Regionale sulla Caccia, approvata pochi giorni fa, dal Consiglio Regionale. Un pomeriggio denso di argomenti, che sono stati sviluppati e tracciati dalla relazione del Segretario CCT Marco Romagnoli all’apertura dei lavori. Romagnoli ha evidenziato come l’impegno sviluppato in questi mesi, partendo dalle determinazioni assunte nella Conferenza Regionale sulla Caccia svolta a Braccagni (GR) lo scorso anno, ha portato all’ottenimento di importanti risultati per i cacciatori toscani.
Nonostante la situazione drammatica provocata dal Covid-19 oggi, nella nostra realtà Regionale, l’esercizio venatorio è garantito dal quadro normativo in essere. Il Calendario Venatorio Regionale approvato poche settimane fa, le varie delibere sulla caccia di selezione, il prelievo dello storno, i Piani di gestione ecc.. sono provvedimenti fondamentali che vanno a sommarsi ad una nuova Legge Regionale sulla caccia che contiene, importanti novità migliorative per una legislazione, tra le più avanzate a livello nazionale. Le modifiche introdotte sull’Art. 28 bis che superano definitivamente l’impostazione della Legge Obiettivo, un maggior ruolo per gli ATC, la nuova disciplina sull’uso ed inanellamento dei richiami vivi per la caccia alla migratoria e il trasferimento di alcune funzioni di servizio e supporto amministrativo affidate alle associazioni venatorie, rappresentano alcune delle principali novità di una Legge che ora dovrà essere urgentemente applicata in tutti i suoi aspetti.
Gli obiettivi tuttavia, non sono stati ancora tutti raggiunti, ha sottolineato Romagnoli; adesso dobbiamo accelerare i tempi per l’approvazione del nuovo Piano Faunistico Regionale come primo atto della nuova legislatura. Il nuovo Piano dovrà avere l’ambizione di rinnovare gli aspetti gestionali, investire su una ritrovata funzione strategica degli ATC e cogliere le opportunità che si presenteranno con la nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC) ed il PSR (Piano di Sviluppo Rurale). Importanti risorse economiche saranno destinate ad un nuovo concetto di agricoltura e per la biodiversità ambientale. Occorrerà pertanto, una forte progettualità da parte nostra per favorire investimenti finalizzati alla ricostituzione di ambienti naturali e agricoli, favorevoli per la conservazione della fauna selvatica stanziale e migratoria. Da diverso tempo il nostro staff tecnico-scientifico sta lavorando per presentare puntuali proposte in merito.
Dopo il saluto del Sindaco di Certaldo Dott. Giacomo Cucini che ha rimarcato l’importanza del dialogo tra le istituzioni e la parte più avanzata del mondo venatorio, sono seguiti gli interventi e contributi da parte dei Presidenti Regionali delle Associazioni Confederate: Marco Salvadori (Federcaccia Toscana), Franco Bindi (ANUU Toscana) e Francesco Rustici (ARCT ) con i loro interventi hanno messo in evidenza il grande lavoro svolto e valorizzato dalla ripresa di un confronto costruttivo con le istituzioni e la politica toscana che ha consentito una profonda inversione di tendenza portando al raggiungimento degli obiettivi. Obiettivi che fanno oggi della Toscana una Regione con un quadro normativo all’avanguardia garante della certezza del diritto per i cacciatori Toscani. Se oggi questi risultati sono raggiunti è grazie anche alla struttura ed alla competenza dello staff tecnico scientifico della confederazione. Solo con una solida struttura ed una forte collaborazione il mondo venatorio potrà incidere sui processi in corso e sulle grandi sfide che lo attendono per il futuro.
Anche Roberto Vivarelli nella sua qualità di coordinatore degli ATC toscani ha portato a conoscenza della platea, il lavoro svolto dal coordinamento sui principali passaggi legislativi e sui problemi ancora presenti. Duranti gli interventi sono state poi toccate anche le problematiche locali del territorio e degli ATC. Simone Tofani in particolare ha evidenziato la necessità di superare i commissariamenti in atto ricordando alla platea l’importante battaglia che la CCT Fiorentina sta’ combattendo contro l’istituzione del parco eolio Giogo di Villore. Marco Radi, neo coordinatore della CCT Senese ha portato a conoscenza le problematiche ed il lavoro svolto dall’atc Siena Nord e le linee programmatiche che la CCT sta’ portando avanti in provincia di Siena. Ha proseguito poi Il consigliere Pieroni, che riprendendo alcuni punti trattati dai presidenti delle associazioni confederate, ha ricordato come il lavoro svolto dalla CCT sia stato fondamentale per il conseguimento dei risultati ottenuti che oggi possiamo presentare ai cacciatori toscani.
Altro tema è stato il rilancio del ruolo degli ATC non solo in relazione alla gestione faunistica ma anche alle istanze territoriali. Particolarmente gradita è stata la partecipazione ai lavori del Presidente del Consiglio Regionale Toscano Eugenio Giani. Una presenza di alto valore istituzionale che ha voluto rappresentare il lavoro e l’impegno svolto dal Consiglio Regionale per l’approvazione della nuova Normativa sulla caccia prima della scadenza dell’attuale legislatura. Il presidente durante il suo appassionato intervento ha avuto modo di richiamare l’attenzione sul fondamentale contributo dato dalla confederazione durante il percorso legislativo che ha portato all’approvazione della nuova legge regionale grazie anche all’impegno dei consiglieri che si sono prodigati nel lavoro di confronto di queste settimane.
Proseguendo il suo intervento ha evidenziato come sia necessario rifuggire dallo scontro ideologico su questi temi richiamando che invece devono essere governati con equilibrio e nel rispetto delle varie sensibilità. I cacciatori sentinelle del territorio ma anche protagonisti del futuro della gestione faunistico venatoria della Regione, in forte correlazione con le ragioni del mondo agricolo. L’impegno della prossima legislatura sarà quello di proseguire su questa strada mantenendo la qualità del rapporto sin qui proficuamente sviluppato con la Confederazione.