C’è stata anche la nomina di un commissario per consentire al Comitato di Gestione di funzionare: secondo Costanzo, la squadra è però ancora composta dal figlio e dai parenti del commissario che si è appena dimesso. Nel breve periodo di gestione sono state revocate le zone già assegnate nel corso degli anni precedenti, una violazione del disciplinare sulla caccia al cinghiale, secondo cui l’assegnazione deve tenere conto di diverse priorità, in primis la riconferma delle aree già affidate alle squadre.
Costanzo non ha escluso il ricorso alle autorità giudiziarie, nel frattempo il vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Enzo Ciconte, è stato invitato a intervenire sulla vicenda, anche perchè il commissario nominato è un uomo di sua fiducia.