L’UCAV (Unione Comunale Associazioni Venatorie) di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, ha lanciato un nuovo appello dopo quello di luglio che ha riguardato il contenimento dei danni provocati dai cinghiali. La scorsa estate l’associazione si era rivolta a chi stava vigilando sull’applicazione e autorizzazione di questi interventi, vale a dire l’Ufficio Regionale Territoriale e la Polizia Provinciale.
Nonostante l’ottimo lavoro svolto, sono stati contestati gli abbattimenti indiscriminati che hanno preso il posto delle squadre attive nelle aree non vocate. Queste squadre costruivano recinti o si affidavano ad altri sistemi dissuasivi, mentre oggi si procede direttamente all’abbattimento, una situazione che sta creando divisioni tra i cacciatori e che rischia di rovinare ulteriormente l’immagine della caccia nella popolazione non cacciatrice. A distanza di tanti mesi non è arrivata ancora una risposta all’UCAV e si spera che non ci sia la stessa linea di condotta.
Il metodo rimpianto dall’Unione è quello che prevede di contattare il NUI (Numero Univoco di Intervento), il quale identifica la località, il comune e la specie su cui è rivolto l’intervento. L’Ufficio Difesa Fauna invia la segnalazione di inserimento della richiesta di intervento tramite posta elettronica alla Polizia Provinciale che poi la inserisce nell’apposita finestra del programma di teleprenotazione.