L’Ambito Territoriale di Caccia di Caserta ha avviato uno studio e un progetto sulle malattie che vengono trasmesse dalle zecche e gli antri artropodi: l’obiettivo è quello di tutelare la salute del cane e degli animali che vivono nell’ambiente selvatico, di conseguenza ci si è avvalsi della collaborazione del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzione Animali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e dell’Ordine dei Medici Veterinari di Caserta.
I cacciatori avranno l’opportunità di testare in modo del tutto gratuito l’ausiliare per quel che riguarda le infezioni trasmesse da zecche, pulci e zanzare, molto pericolose per i cani da caccia e in alcuni casi anche per l’uomo. Le malattie principali in questo caso sono l’anaplasmosi, l’ehrlichiosi, la borreliosi e la filariosi: i sintomi, tra l’altro, si manifestano anche a distanza di parecchio tempo dal contagio (spesso anche anni).
L’ATC campano ha creduto da subito in questa iniziativa, giudicandola innovativa e utile ai fini della salvaguardia e della prevenzione della salute dell’animale, compagno prezioso per chi ama la caccia. Non mancheranno gli incontri sul territorio provinciale per i prelievi ai cani e gli esiti che verranno consegnati in clinica nel corso delle stesse giornate.