I tecnici dell’Agenzia Regionale del Veneto e gli agenti della Polizia Locale della Città Metropolitana di Venezia hanno completato il censimento al faro dei caprioli e i dati che ne sono venuti fuori hanno destato una buona attenzione. L’operazione, la quale ha cadenza annuale, ha consentito di accertare come la maggiore densità di questi ungulati sia localizzata a Caorle, per la precisione a Valle Vecchia. Il monitoraggio in questione ha fatto registrare ben 158 esemplari, un numero che gli stessi operatori hanno definito “ragguardevole”.
Si tratta di oltre un capo ogni due ettari, una quantità che non ha alcuna corrispondenza in nessun’altra area del nostro paese e, stando a quello che si sa finora, a livello europeo. La valle viene scelta dai caprioli come habitat ideale, una tendenza che risale agli inizi del decennio 2000, un dato che poi è cresciuto di volta in volta.
In base agli ultimi censimenti, inoltre, l’incremento costante della popolazione è stato compreso tra gli 8 e i 9 punti percentuali. Basta semplicemente ricordare come nel 2017 gli ungulati censiti erano 134, saliti poi a quota 143 giusto un anno fa e a quasi 160 capi come emerso da non molti giorni. Se non altro c’è la magra consolazione del basso impatto di questi animali sul settore agricolo locale.