Sono partiti dal piazzale antistante il centro commerciale Margherita d’Este, a San Polo, e hanno sfilato sino alla sede dei Carabinieri Forestali. Erano circa in un migliaio i cacciatori appartenenti a diverse associazioni venatorie lombarde che questa mattina hanno dato vita ad una partecipata manifestazione per chiedere rispetto nelle attività di ispezione. «I controlli -, sostengono i rappresentanti delle doppiette, – si focalizzano sugli anellini inamovibili dei richiami vivi, nonostante Federcaccia abbia dimostrato, con un’analisi a campione di 1.500 anellini che il 74% è difforme dalle tolleranze dichiarate dallo stesso produttore. Ecco perché oltre al rispetto, i cacciatori sono convinti che serva quanto prima una sanatoria da parte di Regione Lombardia».
Gli anellini in questione sono appositi anelli che vengono applicati ad una delle zampe degli uccellini utilizzati come richiami quando hanno pochi giorni di vita cosicché gli animali, crescendo, non possano più disfarsene, in ragione dell’aumentata dimensione della zampa su cui è installato l’anello. Questo a identificarli per l’appunto come richiami vivi. Materia disciplinata, oltre che dalla normativa nazionale, anche da provvedimenti regionali per la cattura e l’approvvigionamento, quest’anno finiti al centro di un querelle giunta sino al Tar lombardo. Quella che lamentano i cacciatori, nello specifico, è una particolare insistenza nei controlli messi in atto dai militari della Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno degli Animali) che assieme ai volontari operano le verifiche sul campo durante le battute di caccia.
Accertamenti condotti secondo criteri e modalità che le doppiette contestano. Il corteo, che ha percorso le vie di S. Polo transitando nei pressi dei Carabinieri Forestali di Via Donatello, ha contato anche sul supporto di alcuni esponenti politici a livello regionale (è il caso di Floriano Massardi, vicecapogruppo lombardo della Lega al Pirellone) e anche di un eurodeputato, Pietro Fiocchi (eletto come indipendente nelle liste di Fratelli d’Italia, alla cui famiglia, peraltro, fa capo l’omonima e storica fabbrica di cartucce). Non si sono registrati disordini di alcun tipo e il presidio di forze dell’ordine attivato per la manifestazione non ha avuto necessità di intervenire in alcun modo (Giornale di Brescia).