I boschi della provincia di Belluno sono sempre più popolati dai cervi. Gli ultimi censimenti dell’Ufficio Caccia e Pesca non lasciano spazio a dubbi, visto che sono stati contati 8100 esemplari in totale, con ben 300 ungulati in più nel giro degli ultimi dodici mesi. Il dato sorprende, visto che i cervi sono sempre stati rari in questa zona del Veneto e bisogna anche aggiungere gli esemplari che si trovano nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Il numero è vicino a quello dei caprioli e in quattro anni la crescita è stata pari a 450 unità. Il totale dei caprioli è invece in calo, visto che si è passati dai 14400 esemplari del 2013 agli attuali 13800. Nel territorio bellunese cervi e caprioli rappresentano ben il 70% di tutta la fauna censita: i boschi stanno progressivamente “invecchiando” e in questo modo i cervi vengono attirati da un ambiente sempre più selvatico, mentre i caprioli sono maggiormente abituati alla bassa vegetazione.
Altri animali censiti dalla Provincia sono il camoscio e il muflone, mentre il censimento non riguarda nè i cinghiali nè le volpi. I numeri da approfondire sono tanti, ma c’è una certezza, il territorio del bellunese sta continuando ad evolversi e a cambiare.