Caccia al Capriolo. Un tour alla scoperta dell’affascinante mondo del capriolo per scoprire quale è la stagione migliore per il prelievo degli esemplari maschi.
Paese che vai calendario venatorio che trovi specie quando si parla del capriolo, un selvatico particolarmente adattivo, che è stato in grado di ambientarsi nel circolo polare artico ma anche in medio oriente. Ecco perché fare un discorso univoco in merito al periodo di caccia degli esemplari maschi è piuttosto complicato. Ad aiutarci ci pensa la natura di queste favolose creature che non cambia: osservando i comportamenti del capriolo è dunque possibile ipotizzare quale sarebbe idealmente il periodo migliore per il suo prelievo. Scopriamolo insieme.
Il calendario venatorio . Ovviamente le giornate di caccia in ciascuna regione e in tutte le nazioni sono determinate in base al calendario venatorio, che dovrebbe prendere in considerazione le esperienze verificate dai cacciatori, e tenere in considerazione la logica gestionale, le esigenze delle specie e i periodi critici del selvatico.
Praticamente tutta l’Europa apre la caccia al capriolo durante l’inizio della stagione estiva: ovviamente esistono delle eccezioni e le più illustri sono quelle della Gran Bretagna e dell’Ungheria. In questi paesi la caccia si apre con un certo anticipo, partendo direttamente dal mese di Aprile. Non è un caso che i cacciatori italiani più facoltosi raggiungano in massa l’Ungheria sul finire della primavera: il capriolo è un ottimo richiamo. Durante questo periodo i maschi “sono ancora vestiti di grigio” e comunemente sono piuttosto aggressivi in quanto ancora attraversano la fase gerarchica. E’ facile in questo periodo non solo osservarli ma pure confrontarli, visto che si mostrano con grande frequenza. Lentamente, con il trascorrere delle settimane, il manto fulvo estivo si sovrappone a quello invernale grigio e il maschio diventa particolarmente attento nel marcare il proprio territorio. E’ proprio in questo periodo che comunemente viene aperta la caccia in tutta Europa: il mese è solitamente quello di maggio. Agli inizi generalmente la caccia è riservata al prelievo dei maschi e di norma si preferiscono gli esemplari più deboli. La stagione è quella più adatta alla caccia in quanto è facile incontrare il selvatico intento alla difesa del suo territorio e la caccia diventa davvero fruttuosa. Questa procede per tutta la stagione estiva e si conclude comunemente in autunno, tra la fine di settembre e i primi di ottobre.
Amore e caccia. Tra luglio e agosto tradizione vuole che la caccia venga svolta con la pratica del richiamo. Proprio in questo periodo i caprioli vivono la propria stagione degli amori, e la caccia con richiamo, squisitamente tecnica e di difficile realizzazione, si può dimostrare particolarmente gratificante. E’ praticamente impossibile cimentarsi nella tecnica senza alcuna base in quanto si tratta di una caccia difficile, che richiede esperienza e pazienza. I cacciatori improvvisati infatti è probabile non sortiranno alcun effetto se non quello di indispettire tutti i maschi del circondario. Accompagnarsi con un cacciatore esperto di questa pratica invece è piuttosto interessante visto che si tratta di una caccia antica, coinvolgente ed emozionante. Naturalmente c’è da chiedersi se cacciare durante la stagione degli amori non possa influenzare in negativo tutta la popolazione di caprioli. Nel caso di questo fantastico selvatico la risposta probabilmente è no visto che la dinamica di accoppiamento del capriolo è individuale e non collettiva: il prelievo dell’esemplare interesserà esclusivamente l’esemplare e non il gruppo. Da notare che quando si pratica la caccia al fischio (in questo caso vengono utilizzati suoni modulati che attraggono l’udito della preda), normalmente si riesce ad abbattere esemplari piuttosto giovani: i più anziani non abboccano al richiamo, d’altronde se sono cresciuti e invecchiati un motivo ci sarà.
Dall’autunno in poi. Dopo settembre e agli inizi di ottobre la strategia di sopravvivenza del capriolo è piuttosto chiara: entra in quella fase detta di indifferenza, indispensabile per la sua sopravvivenza. Dopo gli sforzi primaverili ed estivi è importante che il maschio si ritiri e si riposi, abbandonandosi alla più totale tranquillità. Durante questo periodo recupera forze, energia e forma fisica. Già che fino agli inizi di novembre l’attività del capriolo è ridotta al minimo, anche incontrarlo e osservarlo è praticamente impossibile. Quindi aprire la caccia al capriolo durante il mese di settembre è una scelta piuttosto opinabile specie se si è interessati al prelievo del maschio. Durante l’autunno e l’inverno la caccia è invece riservata alle femmine e ai piccoli. I caprioli infatti si riuniscono nei gruppi invernali, situazione che avvantaggia non solo il prelievo ma anche la caccia consapevole: sarà facile infatti comparare gli esemplari e cacciare in equa misura caprioli maschi giovanissimi e piccole femmine non sarà troppo difficile. Durante il mese di dicembre invece la caccia si complica: la classe zero, ossia i cuccioli di capriolo che stanno per compiere un anno, cominciano ad assomigliare molto da vicino agli esemplari adulti: l’accenno di palco è stato gettato, la stazza li avvicina agli adulti e il cacciatore dovrà prestare parecchia attenzione.
Il mese migliore. Detto questo appare ovvio che la stagione migliore, soprattutto in Italia e in Europa tutta per il prelievo del maschio di capriolo è senza ombra di dubbio l’estate, per quanto il cacciatore oggi, pur attento alla tradizione e ai ritmi naturali dell’animale, deve sottostare ai calendari venatori che delle volte prendono delle decisioni poco comprensibili.