La caccia al tordo da appostamento: la cura del dettaglio, buoni richiami, l’esperienza e la costruzione di un buon capanno possono davvero fare la differenza.
Il tordo bottaccio è creature suggestiva, che risveglia le fantasie venatorie di molti cacciatori. Seppure le tecniche di caccia a lui riservate sono davvero numerose, quella più praticata è certamente la caccia in appostamento fisso con l’uso aggiuntivo di richiami vivi. Chi sceglie questo genere di tecnica deve avere a disposizione un maschio nel ruolo del richiamo: per quanto la femmina sia un’ottima zippatrice (visto che emette un verso molto somigliante ad uno zip – zip in rapita sequenza), normalmente è utile durante il passo invernale, ma si rivela meno utilizzabile dopo la chiusa.
A questo punto l’ovvia domanda che qualsiasi cacciatore si pone è: ma come diavolo riconosco un maschio da una femmina? Non è cosa semplice in effetti, dato che il dimorfismo sessuale relativo alla corporatura e al piumaggio è pressoché inesistente. I cacciatori veterani utilizzano comunque delle tecniche di riconoscimento del sesso del volatile, a loro dire assolutamente infallibili.
Alcuni sono convinti che il maschio abbia una corporatura più grossolana rispetto alla femmina, una tinta del becco più gialla e la capacità di muovere con maggiore frenesia le ali. In alcuni casi si ritiene che il maschio del tordo emetta schiamazzi più forti rispetto alla femmina, mentre in altri casi si ritiene che il tordo maschio abbia la testa più grossa, e le penne centrali della coda uguali in lunghezza. Inoltre si è dell’opinione che girando la femmina rapidamente questa aprirà la coda a ventaglio, cosa che un maschio non farà mai.
Il segreto infallibile in verità è un altro: rifornitevi di una buona quantità di presicci, scegliere quelli che verranno chiusati, e la primavera che verrà dal canto potrete riconoscere quale è la femmina e quale è il maschio del tordo bottaccio. Detto questo è importante ricordare che la sistemazione dei richiami è un fattore sicuramente importante: è bene che il richiamo familiarizzi con i luoghi nei quali si svolgerà la caccia. Solo in questo modo si potrà abituare ad eventuali insoliti rumori e si eviterà l’inconveniente poco gradito che il vostro richiamo faccia scena muta nel momento più importante.
Per scegliere il luogo nel quale posizionare i vostri richiami dovrete invece necessariamente conoscere con precisione il terreno di caccia da visitare molti giorni prima della battuta. E’ comunque sempre bene non tenere troppo vicini due richiami: è probabile che si disturbino vicendevolmente. Risolta la questione dei richiami, sui quali per altro ci sarebbe ancora tanto da dire, altro argomento importante quando si parla di caccia in appostamento al tordo è quello della costruzione del capanno.
Dato che la cura dell’appostamento durante la caccia al tordo è davvero importante, di norma questa si pratica da accampamento fisso, specialmente durante il periodo di passo dei tordi. Nessuno vieta un accampamento temporaneo, questo è ovvio, ma in linea di massima una soluzione temporanea non consente la cura del dettaglio, e i tordi notano tutti i dettagli!
Tempo fa addirittura gli appostamenti, specie nel nord Italia, venivano costruiti in muratura, dotati di almeno due stanze per alloggiare i richiami. La cura della zona inoltre richiedeva e richiede ancora oggi impegno per tutto l’anno: il dintorno del capanno va potato, sistemato, dotato di particolari arbusti che debbono essere piantati e curati: insomma deve diventare il più naturale possibile, ideale per la sosta del tordo migratore.
Anche trovare la zona giusta nella quale posizionare il capanno non è cosa da poco: è bene che questo sorga a ridosso di crinali, dato che i tordi in arrivo è in queste zone che preferiscono sostare. In alcuni casi è bene costruire il proprio capanno nel cuore del bosco o nel sottobosco: in questo caso l’appostamento dovrà essere circondato da siepi, ginepri, sambuchi, ma anche uva amaranta etc.
Da ricordare che il tordo di rado si posiziona nella parte alta della pianta, preferisce piuttosto riposarsi nei rami bassi: ecco spiegata l’importanza delle siepi e di arbusti dall’altezza ridotta. La vegetazione d’altronde sarà indispensabile anche per una buona mimetica dell’appostamento e delle feritoie: inutile dire che queste ultime dovranno essere il più possibile funzionali e ben testate rima della caccia.
A questo punto non resta che cimentarsi in questa fascinosa tecnica che mette a confronto cacciatore e tordo.